giovedì 26 dicembre 2019

#33-La sintesi finale


Il sampietrino può essere considerato il simbolo di come una cosa singola possa assumere grande importanza in un contesto più grande di essa. Così come dall'unione di sampietrini nasce la pavimentazione più iconica di Roma, dalla collaborazione tra singoli cittadini romani è nato uno degli imperi più grandi di sempre. Il manufatto nasce dalle cave dei Colli Albani sotto il pontificato di Papa Sisto V ma viene largamente utilizzato a partire dal 1725, anno della lastricazione di Piazza San Pietro per volere di monsignor Ludovico Sergardi. In onore della piazza l'evento ha conferito al sampietrino il nome con il quale ancora oggi lo conosciamo. Successivamente molte piazze di Roma (es. Piazza Santa Maria in Trastevere) sono state lastricate con sampietrini di varie dimensioni.La sua lavorazione ha subito nel corso degli anni alcune modifiche; inizialmente la materia prima (porfido, leucitite o selce) veniva spaccata per non indebolire il manufatto mentre oggi, per questioni di rapidità è tagliata.
Il suo fascino discreto lo porta a raramente a ricoprire ruoli di protagonista (Sassi d'artista-Christian Valentini) mentre la maggior parte delle volte la sua funzione è quella di fare da cornice. Lo ritroviamo in ogni ambito artistico che concentra le sue attenzioni su Roma, da quello cinematografico, a quello musicale passando per quello letterario. Simboleggiando la Città Eterna è spesso vittima di refurtiva da parte di turisti stranieri ma al contempo grazie al suo status è diventato anche un dolce.
Sebbene il concetto di sampietrino è legato a doppio filo ai concetti di tradizione e storia, esso non rinuncia all'ardua sfida che il processo tecnologico impone, innovandosi e proponendosi come soluzione alternativa ed ecologica all'asfalto. 
Il futuro del sampietrino è incerto, tuttavia qualunque sia il suo destino, esso rimarrà impresso nella memoria di molti e verrà ricordato (forse grazie ad un museo) per aver accompagnato Roma nella storia.

#32-Le azioni con la cosa/della cosa

Spaccare
Posare
Estrarre
Lavorare

#31-L'ABC della cosa

A-Albani: colli che si innalzano nella provincia di Roma dove si estrae la selce.
B-Basalto: una roccia effusiva di origine vulcanica, di colore scuro o nero con un contenuto di silice.
C-Cava:scavo di materiale utile per costruzioni civili, e, per estensione, il luogo dello scavo.
D-Dolce:alimento che abbia come componente rilevante lo zucchero o il miele
E-Euruttiva: tipo di roccia vulcanica.
F-Fondo stradale-pavimentazione di una strada
G-Genzano: comune della provincia di Roma (https://www.sampietrino.it/2019/07/il-sampietrino-di-genzano/)
H-
I-Italia: repubblica parlamentare situata nell'Europa meridionale
L-Leucitite: materiale usato per sampietrino
M-Mazzapicchio:strezzo di legno duro, di forma tronco-conica, cerchiato di ferro all’estremità più larga e provvisto all’altra di un’impugnatura, usato nelle costruzioni stradali.
O-Opificio:fabbrica o uno stabilimento industriale all'interno del quale avviene la trasformazione di una materia prima in un prodotto finito
P-Porfido:materiale usato per sampietrino
Q-Qualità: insieme di caratteristiche intrinseche ed estrinseche.
R-Roma:città in cui il sampietrino è largamente usato
S-Selciarolo: operaio che si occupa della posa in opera dei sampietrini e della loro disposizione.
T-Trilussa: poeta romano
U-Urbe:dal latino urbs urbis «città», riferito anche a Roma per antonomasia
V-Via:Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito e la circolazione delle persone e dei veicoli.
Z-Zanazzo: poeta, commediografo e antropologo romano

#30-La scienza e la tecnica della cosa

Il sampietrino originario viene ottenuto spaccando la selce – dunque non tagliando il materiale con seghe meccaniche. Questo sistema permette di far si che la superficie delle facce corrisponda al naturale distacco dai punti “deboli” del blocco, ovvero alle naturali linee di sfaldatura, evitando dunque che le stesse linee di sfaldatura rimangono incluse all’interno del sampietrino che avrà, quindi, il massimo della solidità. L'operaio specializzato operava, sia per la produzione che per la posa in opera e la successiva eventuale manutenzione, su un unico selcio per volta, soprattutto per la fase di posa in opera e manutenzione il “selciarolo” utilizzava strumenti in legno per evitare di scheggiare i blocchetti di selce. Oggi, al contrario, l’operaio, non specializzato, opera su più sampietrini e contemporaneamente; il lavoro avviene attraverso l’utilizzo di macchine, ruspe per l’estrazione, compressori per la posa in opera.
Selciarolo al lavoro
 https://www.sampietrino.it/selci/tecniche/.

#29-I numeri della cosa

Tra i numeri più importanti relativi al sampietrino troviamo:
6-E' la misura base di ogni sampietrino, ogni dimensione si ottiene moltiplicando questo numero: 12x12x18, 12x12x6, 6x6x6. 
5-Il sampietrino si iniziò ad usare sotto il pontificato di Papa Sisto V
1725- Data lastrificazione Piazza San Pietro
100-Estensione in chilometri delle strade di sampietrini a Roma

#28-Il protagonista della cosa

La figura più importante legata al mondo del Sampietrino è quella di monsignor Ludovico Sergardi già citata nei primi post del blog. E' stato nel XVIII il principale promotore del Sampietrino a partire dalla lastricazione della Piazza di San Pietro a Roma nel 1725.
Purtroppo non è stato possibile reperire ritratti del protagonista.
Piazza San Pietro-Roma

#27-Il museo della cosa

Per un progetto relativo al "Museo del Sampietrino" si potrebbe prendere spunto dall'associazione culturale "Sampietrino" (https://www.sampietrino.it/) la quale ha lo "scopo di tutelare la memoria del sampietrino romano, attraverso raccolta di immagini, foto, racconti e testimonianze".
Si potrebbe pensare al museo come un luogo dove scoprire le origini del sampietrino, le tecniche di lavorazione e di posizionamento. Inoltre una parte del museo potrebbe essere adibita alla visione futura del sampietrino.

#26-La cosa sui francobolli

Non esistono francobolli che hanno come tema principale il sampietrino, tuttavia è possibile reperirne alcuni che raffigurano luoghi di Roma lastricati con sampietrini.
Fontana di Trevi-1973

Piazzale della Repubblica-2016

Roma Capitale-2010
Fonte:https://www.ibolli.it/index.php

#25-La cosa a casa

Il Sampietrino non è un oggetto da tenere in casa, tuttavia negli ultima anni è diventata sempre più frequente la tendenza, soprattutto da parte di turisti asiatici, britannici e nordeuropei di rubare sampietrini e portarli a casa come souvenir.

#24-La cosa nel Cinema

I sampietrino appaiono in numerose scene di film ambientati a Roma. Nella  famosa scena del bagno nella Fontana di Trevi ne "La Dolce Vita" i due protagonisti camminano nella Piazza di Trevi, la cui pavimentazione è composta dal sampietrino di dimensioni standard.


Nel momento in cui scendono le scale per arrivare a ridosso della fontana trovano sotto i loro piedi una pavimentazione composta da sampietrini di piccole dimensioni.













https://www.youtube.com/watch?v=The8Xi6fKOE

#23-La cosa nella Letteratura

Anne Cuneo-Scènes de la vie d’un pavé (1986)
In questo radiodramma l'autrice svizzera sviluppa la tematica delle ripercussioni della Rivoluzione Francese in Svizzera. Nell'ambito del radiodramma il sampietrino ricopre una ruolo fondamentale in quanto un sampietrino della città di Zurigo diventa l'insolito narratore delle vicende.

Andrea Moraldi-Come un sampietrino. Poesie, status, vita e racconti di strada romane (2013)



#22-La cosa nei Fumetti

Il sampietrino non viene raffigurato in fumetti, tuttavia nella città di Roma è presente l'associazione culturale "Er Sampietrino", tra le varie attività svolge quella di promozione della cultura del fumetto.

#21-La cosa nella musica

CARL BRAVE X FRANCO126 - SEMPRE IN 2 (PROD. CARL BRAVE)
https://www.youtube.com/watch?v=hMyEwgxrL_U
"...Sorrido a mio fratello, siamo su di giri
Fiori cresciuti in mezzo ai sampietrini..."


CARL BRAVE X FRANCO126 - SOLO GUAI (PROD. CARL BRAVE)
https://www.youtube.com/watch?v=ZjSwojRx1FE
"...Stappo queste bottiglie con un accendino
Balliamo sopra i sampietrini con il motorino..."

"...Squaglio le ciocie sui sampietrini
Amici desaparecidi..."

#20-I brevetti della cosa


Saxagres
Sax Gres-logo
La Saxa Gres è un gruppo imprenditoriale con sede ad Anagni, in provincia di Frosinone, creato nel 2015.
L'azienda ha brevettato un tipo di sanpietrino porcellanto, del tutto simile nell’aspetto al suo “antenato” in pietra, ma tecnicamente più performante, perché più leggero, resistente, economico e sostenibile dal punto di vista ambientale.


Sanpietrino porcellanato Saxa Gres

#19-La cosa nell'Arte


Sassi d'artista-Christian Valentini-2015
L'opera è una rivisitazione pop del sampietrino che si concretizza in cinque opere d’ arte realizzate con le pietre risalenti al 1970/80 provenienti dalle cave laziali ed estratte prima dalla loro definitiva chiusura.Le cinque creazioni sono volte a celebrare Roma città eterna, museo a cielo aperto, ma soprattutto il sampietrino da sempre simbolo iconografico e parte integrante della stessa.
Risultati immagini per pinelli bartolomeo
Sassaiola tra Trasteverini e Monticiani -Bartolomeo Pinelli-1830
L'opera esalta il sampietrino come simbolo di rivolta e come arma.

#18-In cucina

Nel 2015, nel Laboratorio del Sanpietrino a Roma nasce un nuovo dolce, denominato proprio Sanpietrino. Il Sanpietrino è un semifreddo glassato disponibile in 12 che nasce dall'idea di due pasticceri romani.
FASSI_BONCI#1
Il nome deriva proprio dalla forma del semifreddo che ricorda quella di un piccolo sampietrino. Il laboratorio, che si trova nello storico Palazzo del Freddo promette artigianalità e un forte legame alla città di Roma e alla sua storia.

giovedì 5 dicembre 2019

#15-L'evoluzione futura della cosa

Le dimensioni e il  materiale della cosa sono rimasti invariati da quando il sampietrino si è utilizzato. Inoltre nel corso degli anni in molte strade di Roma il sampietrini hanno lasciato posto all'asfalto. Per questi motivi il futuro più probabile del sampietrino è rilegato al ruolo di bene storico da preservare, tuttavia alcuni studi effettuati dall'Università dell'Aquila hanno sfatato alcuni miti sull'oggetto aprendo uno spiraglio verso un loro utilizzo nel futuro. Al contrario di quanto si pensasse le strade di sampietrini possono sostenere il traffico veicolare pesante e non trasmettono le vibrazioni agli edifici adiacenti. Inoltre lascia "respirare" il terreno sottostante e al contrario dell'asfalto ad alte temperature non rilascia alcun fumo nocivo per l'uomo e l'ambiente.

#14-La cosa come simbolo

Il sampietrino rappresenta uno degli elementi più caratteristici della città di Roma, legandosi indissolubilmente al mito della Città Eterna. Strade di sampietrini sono state e sono tuttora cornici di scene legate al mondo del cinema, della pittura e dell'arte in generale.
Nel corso degli anni il sampietrino è diventato anche simbolo di protesta. La cosa veniva in fatti usata come arma in tutte le rivolte di piazza o nelle sassaiole tra rioni.
Riflessa:la chiesa di Santa Agnese in Agone


#13-L'anatomia della cosa

Il sampietrino si presenta come un oggetto unico e non scomponibile in più parti. Tuttavia del caso in cui sia fatto di è possibile distinguere la faccia esterna esposta all'ambiente dal resto dell'oggetto in quanto su questa si è formata una crosta calcarea.
Se spingiamo l'analisi dell'anatomia della cosa a livello del materiale e consideriamo il materiale più comune per l'oggetto, ovvero la leucitite possiamo distinguere all'interno della roccia minerali di: leucite (90%), clinopirosseno e olivina. Vi possono essere inoltre minerali accessori quali: plagioclasio, sanidino, nefelina, melilite e apatite

#11-La tassonomia della cosa

I sampietrini formano un tipo di pavè, ovvero una tipologia di pavimentazione stradale che si basa sull'utilizzo di cubetti dell'ordine di una decina di centimetri.
Possiamo classificare il sampietrino in base alle dimensioni e al materiale usato.
Per dimensione:

  • 12*12*18 cm: sono i più grandi
  • 12*12*6 cm: hanno dimensione media e sono i più comuni
  • 6*6*6: più piccoli e più rari
Per materiale
  • Porfido
  • Leucitite
  • Selce

#12-I materiali della cosa

Il sampietrino può essere fatto con 3 tipi diversi di materiali
  • Porfido: roccia di origine vulcanica che si è forma dal raffreddamento di lave vulcaniche. E' caratterizzata da grande resistenza all’usura e agli sbalzi di temperatura. Inoltre la ruvidità naturale delle sue superfici, data dalla composizione particolare, rende le pavimentazioni in porfido poco scivolose.

  • Leucitite: roccia ignea effusiva, alcalina e caratterizzata dalla presenza di grandi cristalli traslucidi di leucite. E' caratterizzata da buona compattezza e resistenza





  • Selce: roccia sedimentaria dura derivata dal quarzo che si presenta sotto diverse forme e colorazioni, dal nero al verde; ha un’aspetto vetroso o cereo, ma con l’esposizione all’aria si ricopre di una spessa crosta calcarea.

# 10 I proverbi della cosa

Il Sampietrino è l'unità fondamentale del manto stradale. La strada è quindi strettamente connessa al concetto di Sampietrino in quanto un insieme di Sampietrino disposti in un certo ordine e uniti fra loro formano una strana. Per questo motivo, considerando l'origine dell'oggetto e la sua funzione non si può menzionare il dialetto che recita: "Tutte le strade portano a Roma"; nel dialetto romano: "Tutte 'e strade pòrteno a Roma"; nella lingua latina "Omnes viae Romam ducunt".
Il dialetto appartiene non solo alla cultura capitolina bensì è radicato nella cultura popolare italiana.
Le sue origini risalgono all'epoca dell'Impero Romano, molto famoso per il suo sistema di strade. Inoltre la maggior parte delle strade consolari partivano dalla capitale dell'Impero e se percorse nel verso opposto portavano ovviamente a Roma.

#9 I nomi della cosa

L'oggetto è legato indissolubilmente alla cultura romana e per questo motivo nel dialetto della capitale assume il nome di 'sercio'.  La parola deriva da 'selcio', sinonimo di sampietrino.
Le prime testimonianze dell'uso del termine risalgono ai letteratura romanzesca.
Nella altre lingue il termine Sampietrino non è stato mai tradotto.